Come Jamel Debbouze ha perso il suo braccio?
Tutti conosciamo Jamel, l’umoristo da sempre con la mano destra in tasca, che nasconde un handicap che risale all’adolescenza.
Investito da un treno
Un articolo pubblicato sul sito Africaplus riporta che due giornalisti del quotidiano “Le monde”, Raphaëlle Bacqué e Ariane Chemin, hanno pubblicato un libro intitolato “la comunità” dedicato alla città delle trappole. All’interno, raccontano come il comico abbia perso l’uso del braccio durante la sua adolescenza. Era il 17 gennaio 1990, alla stazione di Trappes, Debbouze fu investito da un treno Parigi-Nantes, contemporaneamente al suo amico Jean-Paul Admette, figlio del cantante reunionese Michel Admette. Quest’ultimo morì, mentre Debbouze è gravemente ferito e perde l’uso della mano destra. Spiegherà in seguito che voleva attraversare i binari nel cuore della notte per raggiungere il suo autobus il più velocemente possibile, un’imprudenza che si è rivelata drammatica.
Una seconda nascita
Questa tragedia, invece di distruggerla, fu al contrario una seconda nascita. a modo suo lo troverà nell’umorismo, con il successo che conosciamo. Non sempre rivelando le circostanze del suo incidente, spiega che ha avuto un impatto molto negativo su di lui fino al giorno in cui ha scoperto la passione per l’umorismo. Per Jamel Debbouze, la risata era una vera terapia. Dopo questo incidente, temeva sopratutto di non corrispondere più ai codici della società e dell’essere naturalmente esclusi perché fisicamente meno utili. Ma si diceva che per fortuna aveva gli occhi, la bocca e il resto per esprimersi e dire: “Sono interessante giuro sono divertente voglio far parte della festa non giudicarmi!”. All’epoca, ammette Jamel Debbouze, non era molto a suo agio con l’immagine che stava rimandando indietro. Ecco come la risata è stata di grande aiuto al comico, che ha scoperto che poteva portare del bene alle persone intorno a lui. Non nasconde però di essere anche vittima di grandi momenti di dubbio.